Pianta conosciuta anche come erba di San Giovanni(scacciadiavoli dovuto al fatto che la sua applicazione può essere veramente stimolante) il suo fiore di cinque petali giallo vivo, ci dice come questa pianta sia capace di portare il sole sia fuori che dentro di noi.
Pianta a doppia polarità, gioviniana e solare, nell’ antichità era molto usata come erba miracolosa in quanto il suoi preparati , siano essi tinture od oleoliti, sono veramente miracolosi in molte affezioni.
Si trova in campagna, nei prati e nei boschi, fiorisce da giungo fino a settembre. È una pianta che se strusciata si colora di rosso, il colore del suo oliolito.
Il sole del solstizio estivo ha un influsso benefico su tutti i fiori. Ne sono testimoni le usanze connesse alla notte di san Giovanni. A Firenze si festeggia il patrono della città il 24 giugno, giorno dedicato a San Giovanni Battista. Momento ricco di storia e leggende che nella tradizione locale si trasformano in riti con la realizzazione di creme, olioliti, acque magiche, trattamenti purificanti che alleggeriscano il corpo e l’anima e sono di buon augurio. La festa del Battista ha per tradizione la funzione di proteggere il creato, la raccolta delle cosi dette erbe di san Giovanni, in quel giorno, le arricchisce di virtù curative e profetiche.
L’ olio d’iperico per il suo effetto analgesico, anti-infiamatorio e cicatrizzante e particolarmente adatto per le ferite, è efficace balsamo contro i dolori alla schiena, lombalgia, sciatica e reumatismi. In questa stagione trova ottimo impiego contro le scottature solari.
La tisana dell’iperico è consigliata nelle alterazioni dei nervi e nei disturbi nervosi di ogni tipo, nei traumi e nelle lesione da sforzo , combatte la nevralgia del trigemino.
La tintura d’iperico è conosciuta come arnica dei nervi e risulta molto positiva sulle malattie nervose e l’insonnia.